Dott.ssa Marica Innocenti Counseling

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2025: dal sacrificarsi al Self-care. Creare una nuova direzione

Tempo di lettura 3 minuti

Siamo ancora all’inizio dell’anno e c’è ancora tempo per un atto creativo che ci possa aiutare a trovare una nuova direzione e una nuova visione della nostra realtà.

Ultimamente diversi clienti mi raccontano della difficoltà a trovare una propria strada, una propria direzione, lamentando un profondo senso di sentirsi spersi e senza meta. Molti di loro si sentono senza capacità di azione e come di subire la vita passivamente. Ogni giorno lavorano, si connettono in famiglia o con le amicizie ma dentro sentono che qualcosa non va, l’energia non fluisce e manca qualcosa. Capita anche a te?

Le motivazioni per cui ci possiamo ritrovare in questa modalità di mancanza di direzione sono molteplici e con ogni cliente è stato necessario del lavoro di approfondimento per comprendere che cosa stesse accadendo e quali fossero le dinamiche nascoste portatrici di perdita di direzione. La motivazione che però ho notato essere ricorrente e che sembra essere di base a questa tematica è la propensione della persona ad avere il focus totalmente spostato sugli altri – familiari, partner, colleghi di lavoro, amici e di ‘dimenticarsi’ di sè, del proprio vissuto interiore, dei propri bisogni e delle proprie priorità anche nelle piccole cose pratiche della vita.

L’avere il focus costante sull’altra persona ed essere impegnati mentalmente ad occuparci dell’altro non lascia spazio alla nostra realtà e alla realizzazione delle nostre mete proprio perchè non ci diamo neanche lo spazio di riflessione su cosa vogliamo per noi. La tematica è molto profonda e complessa e richiede un articolo di approfondimento a sè. Mi limiterò a descrivere un atto creativo che ci viene in aiuto per riconnetterci con i nostri desideri e creare nuove mete, con l’intento, appunto, di smettere di sacrificarci ed iniziare a rilfettere su noi stessi.

Di cosa abbiamo bisogno:
  • per creare la nostra ‘Vision Board’ o la lavagna dei desideri, abbiamo bisogno di comprare in cartoleria un foglio in cartonico spesso in formato A2 (lo possiamo comprare del colore che preferiamo)
  • riviste, giornali, mensili, volantini, depliant, cartoncini, quaderni che non usiamo più, fotografie, depliant delle agenzie di viaggio (i miei preferiti!), cartoline, confezioni di prodotti in carta/cartoncino, pezzetti di stoffa colorata, nastrini colorati di raso, di stoffa, di carta
  • forbici e colla tipo UHU stic
  • una mezza giornata libera da impegni

 

 

Come procedere

Innanzi tutto, dobbiamo, dopo aver raccolto il materiale insieme, trovare un tempo dedicato a questa attività. Evitare di iniziare se abbiamo poco tempo o tra un’incombenza e l’altra. Calcolare almeno un paio d’ore.

Una volta che ci creiamo questo spazio tutto per noi, iniziamo a sfogliare i giornali e le riviste e a ritagliare tutte le immagini, le frasi, i disegni, i colori che ci colpiscono in qualche modo. Questo è il vero atto creativo: lasciarsi fluire nella scelta di cosa vorremmo mettere nella nostra lavagna della visione. E’ un po’ come lasciarsi rapire dalle immagini e percepire dentro cosa risvegliano, cosa attivano. Molto spesso si attivano dei desideri o dei bisogni di cui non siamo per niente consapevoli. Il desiderio di una vacanza in Marocco, nonchè un safari in Kenya. Il deisderio di un nuovo arredamento nel salotto o un nuovo elettrodomestico in cucina. Una nuova casa. Delle nuove amicizie. Fiori, fiori sul balcone, una nuova disposizione del giardino (le riviste di arredamento aiutano in questo). Nuovi abiti, nuove modalità di combinare l’abbigliamento, nuovi colori e tonalità che ci circondano. Gioielli. Una E-Bike. Una Jacuzzi o week end alla SPA. Frasi motivazionali che ci colpiscono. Parole significative per noi. Frasi prese delle riviste che ci risvegliano un moto interno di evoluzione, di miglioramento, di crescita. Un qualcosa proprio per noi. E non importa se razionalmente sappiamo che per il 2025 non avremo la possibilità economica o il tempo di un safari o di comprare casa o di rivoluzionare il salotto. Il punto non è metterli in atto, il punto è riconnetterci con i nostri desideri, con quello che ci piacerebbe creare nella nostra vita e manifestare intorno a noi. Poi, se riusciamo anche nell’attuare i nostri desideri, ancora meglio!

Una volta ritagliato il materiale, cominciamo la nostra composizione, sapendo che questo cartoncino dovrà essere appeso in una parte della casa che sarà ben visibile a noi. La mia vision board è attaccata sull’anta dell’armadio nello studio, la vedo ogni giorno che mi metto a sedere alla scrivania.

Iniziamo prima a posizionare i ritagli sul cartoncino, trovandogli una disposizione che ci piaccia e che abbia un senso per noi. Quando sentiamo di aver trovato la composizione che ci piace, passiamo ad incollarli. Ed ecco qua, la nostra Vision Board per il 2025. Lascatevi stupire da cosa metterete sul vostro cartoncino. Non ci sono regole: è solo ed esclusivamente la tua modalità e la tua lavagna dei desideri.

Vietato scrivere (con penna o pennarelli) parole sul vostro progetto: via la mente! Solo espressione creativa attraverso il collage.

Ci tengo anche a sottolineare che non c’è nessuna scadenza per la nostra Vision Board. Sarebbe suggerito di farne una ad ogni inizio anno, ma niente vieta di tenere la propria Vision Board per più anni. Arriverà un momento che la Vision Board avrà perso il suo significato e sarà richiesto (dalla vostra parte creativa) di crearne una nuova. Come sempre, fidatevi della vostra intuizione.

Buon lavoro!

 

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